1^ RASSEGNA TEATRALE “TEATRANDO IN CIOCIARIA”

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Data:

14 Gennaio 2013

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Descrizione

ENORME SUCCESSO HA RISCOSSO LA 1^ EDIZIONE DELLA RASSEGNA TEATRALE “TEATRANDO IN CIOCIARIA”, ORGANIZZATA DALLA COMPAGNIA TEATRALE DI ROCCA D’ARCE “GLI SCACCIAPENSIERI” IN COLLABORAZIONE CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DEL SINDACO DOTT. ROCCO PANTANELLA. LA KERMESSE CURATA IN OGNI DETTAGLIO DALLA PRESIDENTE DOTT. ESSA ANTONIETTA MOLLICONE E DAL DIRETTORE ARTISTICO AVV. PIERLUIGI GEMMA,  SI E’ SVOLTA PRESSO IL TEATRO COMUNALE “FEDERICO II” DI ROCCA D’ARCE, VEDENDO ALTERNARSI SUL PALCOSCENICO ROCCHIGIANO NUMEROSE COMPAGNIE PROVENIENTI DA TUTTA LA PROVINCIA, IN ORDINE SI SONO ESIBITE LA COMPAGNIA TEATRALE DI FONTANA LIRI “MATTI PER CASO” CON LA COMMEDIA “CERTE PAURE” DI FLAVIO VENDITTI, LA COMPAGNIA “CASTRUM COELI” DI CASTROCIELO CON LA COMMEDIA IN DUE ATTI “CE PENSA MAMMA’” ED INFINE LA COMPAGNIA FILODRAMMATICA “G. D’ANNUNZIO” DIRETTA DA IVANO CAPOCCIAMA  CON L’OPERA “MALINTESO” DI ALBERT CAMUS. FUORI GARA SI SONO ESIBITI I “PADRONI DI CASA” OVVERO “GLI SCACCIAPENSIERI” CON LA COMMEDIA IN TRE ATTI “GLIU FIDANZAMENTE” DI FABIOLA DI FOLCO E “I COMMEDIANTI DEL CILINDRO” DI BROCCOSTELLA DIRETTI DA FEDERICO MANTOVA CHE HANNO MAGISTRALMENTE STREGATO IL PUBBLICO PRESENTE IN SALA CON UN CLASSICO DELLA TRADIZIONE NAPOLETANA, OVVERO “NATALE IN CASA CUPIELLO” DEL GRANDE EDUARDO DE FILIPPO. «Desidero ringraziare a titolo personale e a nome dell’intera compagnia – ha detto la presidente, Antonietta Mollicone – il sindaco Rocco Pantanella e l’amministrazione comunale per il loro sostegno: è importante per noi sentire la loro vicinanza. Ringrazio - conclude Mollicone – anche tutti gli spettatori che ci hanno seguito in tutte le serate. è stata una partecipazione calorosa e che ci sprona a fare sempre meglio».
A FINE RASSEGNA LA COMMISSIONE ESAMINATRICE, CHE VEDEVA TRA I SUOI COMPONENTI TRA GLI ALTRI, IL PROF. LUIGI GEMMA E IL PROF. BERNARDO DONFRANCESCO, SINDACO DI COLFELICE, HA ESPRESSO I GIUDIZI CON RELATIVA PREMIAZIONE DEL MIGLIOR ATTORE, MIGLIORE ATTRICE, MIGLIORE REGIA E INFINE MIGLIORE OPERA, COME DI SEGUITO ELENCATI CON RELATIVE MOTIVAZIONI.

PARTIAMO DA UNA DOPPIA MENZIONE SPECIALE.

MENZIONE SPECIALE: COMPAGNIA TEATRALE MATTI PER CASO CON LA COMMEDIA “CERTE PAURE” DUE ATTI DELL’AUTORE E REGISTA FLAVIO VENDITTI: PER L’ATTUALITÀ DEI TEMI TRATTATI VA ESPRESSO UN CONVINTO ENCOMIO PER UNA COMPAGNIA ESORDIENTE E ALLA PRIMA OPERA. DA SOTTOLINEARE L’INTERPRETAZIONE DI ALESSIA VALLETTA  NEL RUOLO DI “ROSETTA” CHE DÀ LA GIUSTA INTONAZIONE ALLE BATTUTE DEL PERSONAGGIO, RIVELANDOSI MOLTO ABILE NELLA SUA FUNZIONE DI CONTROCANTO, ORA IRONICO, ORA BEFFARDO, ORA CINICO ALLE POCHE E ASSOLUTE CERTEZZE DEL GENERO RAFFAELE STARNELLA.

MENZIONE SPECIALE PER L’ATTORE GIUSEPPE FRAIOLI DELLA COMPAGNIA TEATRALE “CASTRUM COELI”  CHE HA INTERPRETATO IL RUOLO DI GIUSTINEGLIE: IL FRAIOLI HA DATO PROVA DI GRANDI CAPACITÀ ATTORIALI. NELLA SUA RECITAZIONE VA INNANZITUTTO RILEVATO IL TEMPISMO CON CUI ENTRA IN SCENA E PORGE LA BATTUTA, INOLTRE IL TEMPISMO CON CUI SI MISURA NELL’AZIONE TEATRALE E PADRONEGGIA CON DISINVOLTURA LO SPAZIO SCENICO. MA LA QUALITÀ PIÙ AUTENTICA DI GIUSEPPE FRAIOLI È IL RISPETTO CON CUI EGLI SI AVVICINA ED ENTRA NEL PERSONAGGIO DI GIUSTINEGLIE, A CUI CONFERISCE DIGNITÀ ED UMANITÀ.

MIGLIORE ATTORE: VINCENZO D’ALFONSO DELLA COMPAGNIA FILODRAMMATICA “G.D’ANNUNZIO” CHE HA DIMOSTRATO GRANDI CAPACITÀ INTERPRETATIVE EMERSE NEL RUOLO DELLA ”MADRE” NEL DRAMMA “IL MALINTESO” DI ALBERT CAMUS. L’ATTORE È ENTRATO AUTOREVOLMENTE NEL RUOLO DELLA MADRE CHE, INSIEME CON LA FIGLIA MARTA, SI AGGINGE A COMPIERE UN NUOVO EFFERATO DELITTO. MA QUANDO IL MALINTESO SI RIVELA IN TUTTA LA SUA TRAGICITÀ E IL DELITTO È STATO GIÀ COMMESSO, VINCENZO D’ALFONSO HA SAPUTO MAGISTRALMENTE COGLIERE LA DISPERAZIONE DELLA MADRE, COMBATTUTA TRA L’ORRORE PER L’ASSASINIO DEL FIGLIO E LA SOFFERENZA PER L’IMPOSSIBILITÀ DI ACCEDERE ALMENO ALLORA AL SENTIMENTO DELL’AMORE. DI QUI LA DECISIONE DI PORRE FINE ALLA SUA VITA.

MIGLIORE ATTRICE: ANNALISA RICCI DELLA COMPAGNIA FILODRAMMATICA "G. D'ANNUNZIO". FORSE E' NEL PERSONAGGIO DI MARTA CHE IL DRAMMATURGO FRANCESE ALBERT CAMUS ESPRIME CON L’AUTENTICITA', CHE SOLO IL TEATRO SA RENDERE, IL CONTRASTO NON RISOLTO TRA LA FORZA CHE L’INDIVIDUO HA DI RICONOSCERE IN SE IL MALE E IL VUOTO, DA UNA PARTE, E DALL’ALTRA L’IMPOSSIBILE RICERCA DELLE RAGIONI, CHE FUORI DI SE SIANO IN GRADO DI FARGLI CONTRASTARE L’ASSURDITA' DELL’ESISTENZA. L’ATTRICE ANNALISA RICCI HA DIMOSTRATO IN MANIERA CONVINCENTE DI ESSERE CAPACE DI RENDERE VISIBILE SULLA SCENA QUESTA DICOTONIA DI FONDO DEL DRAMMA CAMUSIANO. SIA LA RECITAZIONE CHE LA GESTUALITA' CONFERISCONO ALLA SUA INTERPRETAZIONE IL SIGILLO DELLA FORZA ESPRESSIVA E DEL POTERE COINVOLGENTE. MEMORABILE IL MONOLOGO DELLA FASE FINALE DEL DRAMMA, IN CUI L’ATTRICE SA DARE AL PERSONAGGIO LA TRAGICA LUCIDITà DI CONFERMARE LA SUA CONCEZIONE NICHILISTA DELL’ESISTENZA, PRIMA CHE ANCH’ESSA TRONCHI LA PROPRIA ESISTENZA.

 MIGLIOR REGIA: LA COMMISSIONE GIUDICATRICE NON HA AVUTO ALCUN DUBBIO NEL CONFERIRE IL PREMIO COME MIGLIOR REGIA AL CAPOCOMICO IVANO CAPOCCIAMA, PER LA MESSA IN SCENA DEL DRAMMA “IL MALINTESO” DI ALBERT CAMUS. IL GIOVANE REGISTA ALVITANO HA, INFATTI, DIMOSTRATO GRANDE PADRONANZA DEGLI STRUMENTI DELLA DRAMMATURGIA E UNA SOLIDA FORMAZIONE PREGRESSA. L’ALLESTIMENTO IN QUESTIONE HA PALESATO EFFICACI SOLUZIONI DRAMMATURGICHE, UNA PUNTUALE E RICERCATA CURA DELLA SCENOTECNICA (SCENOGRAFIA / LUCI / SUONI) ED INFINE ABILE GESTIONE DEI RUOLI ATTORIALI. UN ENCOMIO PARTICOLARE VA ALLA SELEZIONE MUSICALE, QUANTO MAI ADATTA A RIMARCARE PATHOS E TENSIONE DELL’ ”ASSURDO” CAMUSIANO.

 MIGLIOR LAVORO: NON È STATO FACILE ALLA COMPAGNIA TEATRALE PARROCCHIALE “CASTRUM COELI” RIADATTARE LA COMMEDIA NAPOLETANA IN DUE ATTI DEI FRATELLI GAETANO E OLIMPIA DI MAIO SIA NEL DIALETTO CHE NELLA MENTALITÀ E NEGLI USI E COSTUMI DEL PAESE CIOCIARO. MA È STATA UNA PROVA CHE LA COMPAGNIA GUIDATA SINERGICAMENTE DA VALERIO GIANNICHEDDA, GIOVANNI FANTACCIONE, AURORA DI MURRO E ISABELLA DI MURRO HA BRILLANTEMENTE SUPERATO. ANCHE IL CAMBIAMENTO APPORTATO ALLA CONCLUSIONE DELLA COMMEDIA, CON I MEMBRI DELLA FAMIGLIA CHE RESTANO UNITI IN CONTRASTO CON IL TESTO DEI DI MAIO, CHE PREVEDE LA DECISIONE DI ADDOLORATA DI ANDARE VIA CON GIUSTINEGLIE, NON SI TRADUCE IN UNO STAVOLGIMENTO DELL’ORIGINALE MA IN UN APPREZZABILE MESSAGGIO POSITIVO, QUANTO MAI UTILE PER I TEMPI NON FACILI DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA.

 
  

 

  
   

   

   

   
    

    
 

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Ultimo aggiornamento: 17/01/2023, 10:41

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