Descrizione
STORICO ANTICHE TRADIZIONI
L’appuntamento con le “Antiche Tradizioni”, giunto oramai alla X edizione, è un evento culturale rievocativo di origini, tradizioni, sapori e mestieri, molti dei quali superati dalle moderne tecnologie e caduti in disuso, ma che rimangono sempre vivi nel cuore di molti.
Durante l’estate rocchigiana, l’Amministrazione Comunale organizza l’interessante kermesse dedicata alla riscoperta della cultura degli usi e costumi di un tempo attraverso l’allestimento di percorsi eno – gastronomici suggestivi e l’apertura delle antiche cantine del borgo, situate nei caratteristici vicoli del centro storico.
Ripresentata ogni anno nella calda stagione estiva è un appuntamento di grande rilevanza, che si svolge di norma il 26 agosto in piazza Federico Lancia, in Largo San Cataldo, lungo il belvedere della Chiesa di San Rocco e dinanzi al Monumento dei Caduti, dove vengono allestiti stand con esposizione di attrezzi e utensili della civiltà contadina, ricami, fotografie e costumi d’epoca.
Ogni anno il numero dei partecipanti è aumentato in maniera rilevante, grazie alla qualità dell’organizzazione, attirando sempre una maggiore affluenza di persone (4000/5000 in varie edizioni), provenienti oltre che dall'intero Lazio, anche dalla vicina Campania.
Un successo oltre le aspettative quello riscontrato durante i vari anni ed è per questo che ormai è diventato un appuntamento immancabile del calendario estivo rocchiggiano.
Con questo evento si da impulso alla riqualificazione del centro storico e allo sviluppo dell’aspetto turistico del nostro territorio, attraverso una promozione dell’immagine di Roccadarce; suggestiva vetrina per far conoscere sia i prodotti e le produzioni del territorio e sia la bellezza e il fascino dei borghi.
La buona riuscita del tutto si deve anche al patrocinio della Regione Lazio la quale è stata sempre determinante nel supporto economico della manifestazione, alla Provincia di Frosinone, all’Associazione tra Comuni per i Percorsi culturali “ Labirinto dei Musei del prof. Vincenzo Bianchi” e all’Unione di Comuni “Antica Terra di Lavoro”.
Nel corso della festa si può assistere al lavoro artigianale dei calzolai, con la creazione di ciabatte e scarpe pregiate di ogni genere, tutte di vero cuoio, cucite a mano; mentre le signore del posto realizzano con maestria piatti tipici locali quali: sagne, polenta, minestra, fettuccine, gnocchi, frittelle e dolci di ogni genere che tutti i presenti possono degustare con l’aggiunta dei vini delle nostre colline rocchigiane.
Le varie edizioni della kermesse hanno visto l’alternarsi delle esibizioni dei gruppi folkloristici di Atina e Ferentino, de “I Dissonanti” e di altri artisti locali, nonché dallo spettacolo degli sbandieratori di Velletri.
Per rievocare il lavoro dei campi, si svolge la dimostrazione della “Trebbiatura”, eseguita con una macchina antica, ben custodita da alcuni cittadini rocchigiani.
Momento particolarmente suggestivo è quello in cui, a fine serata, sfila per le vie del paese “La Signora”, un fantoccio alto 3 metri, realizzato con uno scheletro di ferro, legno e paglia che rivestito con carta crespa e stoffa le dona l’aspetto di un’importante signora dalla fattezze ciociare.
Sotto le sue vesti si muove abilmente una persona del luogo che la fa sfilare per i vicoli del paese fino al suo arrivo nella piazza principale, dove apre le danze tra la gente al suono dell’organetto fino a quando il fuoco, appiccato alle vesti del personaggio, costringe l’abile cittadino a liberarsi dell’ingombrante fardello. “La Signora” è un antico rito del paese che simboleggia la fine dell’estate, con l’auspicio di una buona semina dei campi e di un grande raccolto che va a concludere una manifestazione che ha il merito di restituire ogni anno ai cittadini il senso dell’appartenenza ad una collettività dalle profonde radici.